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domenica 31 marzo 2013

Beccati! Prova di HAARP - immagini satellitari


Le immagini dal 26 marzo 2013 mostrano un enorme serpentina con carateristiche di un onda a spirale come provenienti dalle isole Prince Edward (oceano Indiano)! La prova stupefacente di manipolazione climatica! 
Foto NASA che mostrano gli effetti della TTA’S e HAARP!


venerdì 29 marzo 2013

Allarme in tutto il mondo per una enorme anomalia ionosferica sull’India


Allarme in tutto il mondo per una enorme anomalia ionosferica sull’India

La registrazione di una enorme anomalia ionosferica e gravitazionale, sta mettendo in allarme gli scienziati di tutto il mondo. Dai dati scientifici provenienti dai satelliti, l’enorme anomalia ionosferica è centrata sull’India. Non è mai stato visto nulla di simile in passato.

Anomalia ionosferica registrata oggi 28 marzo 2013, simile a quella del 27 marzo
C’è una zona gravitazionale più debole sopra l’Oceano Indiano e il sud dell’India che significa che c’è una sorta di buco, ovvero un posto “vuoto” intorno all’India sud-occidentale. nessuno sa dare ancora una spiegazione di questo enorme “buco” ionosferico.
Mappa del mondo ionosferica
Mappa Ionosferica del 28 marzo 2013
Vi è anche una modifica e anomalie gravitazionali sul nostro pienata e può avere effetti globali  in quanto vi è spesso una correlazione con la pressione ionosferica e terremoti. Anomalie gravitazionali della Terra e lo spostamento dei poli può far avere una nuova ondata di terremoti da + 6,0 gradi R. Le registrazioni dei terremoti come quelli del 24 Marzo 2013, in Russia 6,1 Isole Fiji 6,0 – il 25 Marzo in Guatemala 6,2 e il  27 Marzo a  Taiwan 6,0, potrebbero essere correlati con questa enorme anomalia.
Redazione Segnidalcielo

lunedì 25 marzo 2013

Gli Omega-3 - Valdo Vaccaro

Un medico, che consiglia di mangiare la carne e il pesce, è una persona che non si è aggiornata da 20 anni, perché, se fosse a conoscenza delle statistiche relative ai danni relativi alle carni di terra e di acqua, non la consiglierebbe.

Pertanto, o non ne è a conoscenza, o è in malafede.
E, quando pretende di allinearsi con la moda nutrizionale del momento, e cita ad esempio a pappagallo le portentose qualità degli Omega-3, caratteristici (ed è già falso) della carne e soprattutto del pesce, abbocca all’amo delle multinazionali.
Prende così un ulteriore abbaglio perché:

1) Gli Omega-3, o acidi grassi polinsaturi stanno perfettamente in tutte le verdure amidacee e grasse tipo radici e cavoli, aloe ed erba porcellana (diffusa nei campi e negli orti), valerianella e spinaci, e in tutti i frutti tipo zucchine, zucche, avocado e in tutti i semi e nella frutta secca.


2) Gli Omega-3 della carne e del pesce, sottoposti normalmente a conservazioni e a cottura, diventano materiale mediocre, inquinante, velenoso e soprattutto privo dei micro-nutrienti indispensabili per la digestione, come succede del resto con tutti i cibi cotti, con l’aggravante che qui i grassi insaturi diventano pure saturi, e dunque velenosi.


3) Gli Omega-3 di origine animale, sono caratterizzati da prostaglandine PG (sostanze proteiche ormonesimili associate agli acidi grassi) di tipo II-negativo, le quali, anche crude, sono inadatte, non assimilabili e pertanto negative e dannose per la salute umana.
A differenza ovvia dagli Omega-3 di origine vegetale, disegnati sull’uomo, e caratterizzati da prostaglandine PG di tipo I-positivo e III-positivo, assimilabili senza scorie e quindi preziose per l’organismo umano.


https://www.facebook.com/pages/Valdo-Vaccaro-Official-Fanpage/215554028569305

martedì 19 marzo 2013

Grillo 2013: scie chimiche tema troppo complesso per ora, controllo mondiale, non ne esci più

Frutta, la mangi in modo corretto?

LA FRUTTA VA MANGIATA IN MODO CORRETTO!


Tutti pensiamo che mangiare frutta significhi comprarla, sbucciarla, affettarla e portarla alla bocca. Ma non è così semplice e banale. È importante sapere come e quando mangiarla. Qual è dunque il modo corretto di consumare la frutta? La prima regola è di non mangiarla mai a fine pasto, ma sempre a stomaco vuoto. Se voi imparerete a mangiare tanta frutta, e a farlo nel modo corretto, essa giocherà un ruolo basilare nella detossificazione del vostro sistema corporale, e metterà a vostra disposizione una enorme quantità di energia utile a farvi perdere eventuale sovrappeso e a condurre al meglio tutte le altre migliorie corporali.

IL PIÙ IMPORTANTE CIBO UMANO

Se mangi due fette di pane e poi una porzione di frutta, rovini un meccanismo perfetto. La porzione di frutta è pronta per andare direttamente nell’intestino tenue, nel duodeno, ma viene impedita di fare quel percorso e viene trattenuta nello stomaco da quelle fette di pane, per cui l’intero pasto, sia il pane che la frutta, si trasforma in un bolo acido carico di fermentazione, per cui tutto è da considerarsi compromesso e rovinato. Si deve assolutamente mangiare la frutta separatamente o comunque prima dei pasti e non alla fine.

LA GENTE SBAGLIA E POI DÀ PURE COLPA ALLA FRUTTA

Ovvio che poi si ascoltano lamentele in serie, tipo “Ogni volta che mangio l’anguria mi viene da ruttare”, “Se mangio il durian il mio stomaco si gonfia”, “Se consumo una banana mi viene da correre in bagno”, e altre amenità del genere, che mai succederebbero se ci fossero da parte vostra migliori attenzioni. Occorre evitare che la frutta trovi sul suo cammino cibo indigerito e residui putrefattivi di pasti precedenti e di digestioni prolungate oltremisura, mandando se stessa e il resto in putrefazione, e creando gas e rigonfiamenti intestinali.

NON ESISTONO FRUTTI ACIDIFICANTI

Capelli bianchi, perdita di capelli, crisi di nervosismo, circoli scuri sotto gli occhi, e altre cose del genere non succederebbero se imparassimo a consumare il nostro cibo elettivo nelle giuste modalità, cioè a stomaco libero. Non esiste al mondo alcun frutto capace di acidificare il corpo umano, tantomeno limoni e arance, che al contrario rappresentano quanto di meglio esiste per alcalinizzare il nostro sistema ed evitare il ricorso ai tamponi antiacidi, assai costosi in termini di enzimi e di energia interna.

IL SEGRETO DELLA BELLEZZA E DELLA SALUTE

Secondo il maggiore studioso mondiale di alimentazione di tutti i tempi, che rimane senza dubbio il dr Herbert Shelton, se imparate il corretto modo di alimentarvi con la frutta, avrete automaticamente a vostra disposizione il segreto della bellezza, della longevità, della salute, dell’energia, della felicità e del peso-forma costante e senza sbalzi.

CONFEZIONI, BOTTIGLIE E LATTINE

Se vi sentite di bere un succo di frutta, non avvenga mai da lattine, da confezioni varie e da bottiglie di succhi pastorizzati, dal sapore simile o anche identico a quello dei frutti, ma totalmente privi dei nutrienti originari, visto che il calore fa una autentica strage di vitamine e micronutrienti, e che eventuali aggiunte di vitamine sintetiche rendono ancor più velenoso il tutto. In ogni caso consumare il frutto come sta è la migliore soluzione, visto che anche nella centrifugazione si perdono delle qualità, soprattutto se non si provvede al consumo immediato. In ogni caso il succo spremuto o centrifugato va bevuto lentamente e a piccoli sorsi, puntando a una muscolazione con la saliva. Masticare il succo più che inghiottirlo.

TRE GIORNI A SOLA FRUTTA

Si può sempre optare per un semidigiuno di 3 giorni a sola frutta per una ripulita del corpo. Basta consumare solo frutta e succo di frutta fresco da mattina a sera, per 3 giorni, e sarete sorpreso dai vostri amici e dai vostri familiari, che si accorgeranno di quanta salute radiante emetta il vostro viso!

QUALI I MIGLIORI FRUTTI?

Il kiwi è piccolo ma potente e concentrato. Ottima fonte di potassio, magnesio, vitamina-E e fibra. Il suo contenuto di vitamina-C è doppio rispetto all’arancia. Una mela al giorno tiene lontano il medico di torno? È verissimo. Sebbene sia bassa in vitamina-C è dotata di antiossidanti e di flavonoidi che, al pari dell’acido ascorbico, abbassano il rischio di cancro al colon e di cardiopatie.

Le fragole sono frutti protettivi, dotate come sono di poteri anti-ossidanti e di azione specifica contro quei radicali liberi che causano intasamenti vascolari e infiammazioni. L’arancia rappresenta quanto di meglio esista. Trattasi di medicina dolce e naturale. Una manciata di arance al giorno azzera raffreddori e riniti, abbassa il colesterolo, previene e dissolve i calcoli renali e annulla il rischio di cancro intestinale.

L’anguria rappresenta quanto di meglio esista per soddisfare la sede. Composta del 92% di acqua, è anche confezionata dalla natura con una dose gigantesca di glutatione, basilare per dare la carica al sistema immunitario. È anche una fonte-chiave di licopene, il maggior anti-ossidante e anti-cancro previsto in natura. All’anguria non mancano ovviamente vitamina-C, potassio e tanta preziosa acqua biologica per ricambiare le nostre acque stagnanti. I meloni sono da considerarsi suoi ottimi e deliziosi cugini. Frutti speciali, rigorosamente non mescolabili ad altri cibi.

Guava e papaia meritano lo scettro per la vitamina-C, essendo di gran lunga i frutti che ne contengono di più. Il guava è anche ricco di fibra vegetale, indispensabile a prevenire fenomeni costipativi. La papaia contiene pure carotene, utile per gli occhi, e la famosa papaina, fantastica per aiutare la digestione.

SUL BERE ACQUA

È incredibile vedere come la gente sappia avvelenarsi anche con le cose più innocenti. Respira aria e non si accorge se è pura o condizionata o riscaldata o semplicemente viziata. Beve acqua e lo fa nel modo più irresponsabile, bevendola durante e alla fine dei pasti, provocando diluizione e depotenziamento dei succhi gastrici. Come non bastasse la beve fredda o addirittura col ghiaccio. Queste cose significano blocco digestivo assicurato. L’acqua fredda tende a far solidificare gli oli ingeriti durante il pasto, con inevitabile rallentamento digestivo. Una volta che questo pantano oleoso reagisce con l’acido stomacale, va giù e viene assorbito dall’intestino prima del cibo solido, intasando l’intestino e formando nuovi grassi che portano a formazioni tumorali. Se proprio volessimo bere dell’acqua coi pasti, essa sia limitatissima e calda.

[…]

EVULOSIO O FRUTTOSIO NATURALE

Succo di frutta fresco significa levulosio o fruttosio. Nulla a che fare con lo zucchero comune saccarosio, che è autentico veleno. Nulla a che fare col fruttosio sintetico, pure negativo per la salute. Il fruttosio naturale sta solo nella frutta fresca e nel miele non cotto, mescolato al glucosio naturale che è suo isomero (costituito dagli stessi elementi-base ma con diverse proprietà chimiche, imputabili a diversità strutturali-molecolari). Il levulosio si forma nell’inversione del saccarosio e per idrolisi dell’inulina (cugina dell’insulina). Ha potere dolcificante superiore a quello del saccarosio. Il fruttosio è indicato per i diabetici, al contrario del saccarosio.

IL SUCCO D’UVA

La migliore fonte di zucchero naturale per i bambini sta decisamente nel succo d’uva fresco. Se manca la frutta, i datteri e i fichi sono la seconda fonte di fruttosio naturale. Il succo di fichi e datteri seccati al sole si ottiene mettendoli affettati in una terrina e riempiendola con dell’acqua distillata o comunque leggera. Si copre il tutto con coperchio e si lascia tutta la notte. Il giorno successivo si beve l’acqua dolce, non senza aver prima spremuto i frutti rigonfiati d’acqua.


- Valdo Vaccaro -
Estratto dalla tesina "Un anticancro potentissimo chiamato frutta"


giovedì 14 marzo 2013

Sembra che i miei fratelli cardinali sono andati a prenderlo QUASI ALLA FINE DEL MONDO... MA SIAMO QUI

Lupo vestito da agnello? La cosa che fa di più rabbrividire sono i cosiddetti pecoroni (con tutto il rispetto per le pecore) ormai totalmente LOBOTOMIZZATI da questi sporchi teatrini.
Un "collage" che si trova in giro per internet:

HABMUS PAPAM GESUITA!!!!

ELETTO IL PRIMO PAPA GESUITA DELLA STORIA.
L'UNICO GESUITA TRA I CARDINALI, E' STATO ELETTO PROPRIO LUI.

GESUITA COME MONTI
GESUITA COME DRAGHI
ANCHE IL PAPA GESUITA!!!

I GESUITI COMANDANO TUTTO.

Riassunto:
IL VATICANO E' GOVERNATO DAI GESUITI ATTRAVERSO IL PAPA NERO GESUITA (attualmente Ad0lfo Nicolas, di razza caucasica)
MA OGGI
PER LA PRIMA VOLTA NELLA STORIA
ANCHE IL PAPA BIANCO, E' GESUITA.




"Il Clero Romano a capo d’anno farà l’elezione di un grigio e nero venuto dalla potente Compagnia di Gesù. Mai vi fu uno più astuto.." (Nostradamus). Più chiaro di così... Ah, 3 settimane prima dell'elezione di Obama, lo Smithsonian Institute (non il bar dello sport) aveva tirato fuori un manoscritto inedito del celebre preveggente francese con la quartina "Il Grande Impero verrà strappato dal ramo, il più potente per più di quattrocento anni: gran potere sarà dato all'uomo nero che viene dagli schiavi. Gli Ariani non saranno soddisfatti, dopotutto". Ma sono solo profezie...

Jorge Bergoglio, Papa Francesco I, è quello che in Argentina si definisce un “conservatore popolare”, un esponente tipico –e dichiarato- della destra peronista. Sinceramente attento alla povertà, umile a sua volta, ha già rinnovato con successo la chiesa argentina senza modificarne il segno politico conservatore. Per i cardinali che lo hanno eletto in conclave deve essere apparso una scelta perfetta su tutti i fronti.
Infatti può essere davvero l’uomo in grado di metter fine ai veleni curiali che secondo lo Spiegel hanno portato al “fallimento” Benedetto XVI. È quello che i giornali stanno indicando come esponente del partito della trasparenza. Lo ha fatto, e bene, in alcuni contesti. Allo stesso tempo rilancia il cattolicesimo in un continente letteralmente assalito dalle chiese protestanti conservatrici. La percezione europea di una chiesa cattolica egemone in America latina è gravemente viziata dalla mancanza di notizie su di un fenomeno che sfiora il 50% dei fedeli in alcuni paesi e figlio della guerra senza quartiere alla teologia della liberazione che ha portato i poveri a cercare una spiegazione altra in un dio meno lontano. Inoltre Bergoglio può rappresentare allo stesso tempo un’alternativa conservatrice ai governi progressisti e integrazionisti latinoamericani dei quali in molti si aspettano che possa diventare un leader alternativo continentale. Per qualcuno –chi scrive non ne è convinto anche se l’idea ha un suo fascino- Bergoglio può stare all’America latina integrazionista come Wojtyla stava all’Europa dell’Est del socialismo reale. Nonostante abbia spesso puntato il dito contro la politica, la corruzione di questa e la disattenzione ai problemi delle periferie, Bergoglio si è scontrato ripetutamente anche coi governi della sinistra peronista di Néstor Kirchner e Cristina Fernández. Gli scontri più duri, ma questo non può sorprendere, sono stati sull’aborto e sul matrimonio egualitario. Le nozze gay per papa Francesco sono «la distruzione del piano di dio».
Infine Francesco I ha la sua missione ed ha la solidità ed esperienza per portarla avanti ma è sufficientemente anziano -77 anni- per rappresentare un nuovo papato di transizione in termini di durata. Tuttavia Bergoglio viene da lontano e, nonostante non abbia avuto un ruolo apicale nella chiesa argentina complice della dittatura, emerge da quella storia con un passato che potrebbe fiaccarne l’autorità e che è corretto conoscere fuor da demonizzazioni e santificazioni. Per iniziare dalle demonizzazioni: la foto che gira da ore in Internet e che è al momento in apertura sul sito del settimanale messicano Proceso, dove si vede un prelato dare la comunione al dittatore Videla, è un falso: non è Bergoglio. Inoltre, tra le accuse che esamineremo, al contrario di quanto si trova ripetutamente affermato, non ve ne sono che abbiano condotto alla morte di alcuno.
È difficile essere stati un prelato importante in Argentina negli anni ’70 essendo estraneo ad una storia di lacerazioni, drammi, crimini, persecuzioni quale quella della chiesa argentina. Questa, al contrario di quella cilena e quella brasiliana, che poterono vantare più luci che ombre, fu sicuramente la peggiore, complice e spesso perfino mandante tra tutte le chiese cattoliche, delle dittature militari che devastarono l’America latina negli anni ’60 e ‘70. Appena un mese fa fu messa nero su bianco in una sentenza della magistratura la piena complicità della chiesa cattolica, incluso il primate dell’epoca, Cardinal Raúl Primatesta e del nunzio apostolico Pio Laghi, nell’assassinio del vescovo Enrique Angelelli e dei sacerdoti Carlos de Dios Murias e Gabriel Longueville. La sentenza confermava quanto si sapeva da mille testimonianze e documenti. All’interno del genocidio la chiesa cattolica argentina non fu solo complice ma i suoi vertici operarono una sorta di sterminio interno facendo eliminare preti e suore vicini all’opzione preferenziale per i poveri decisa nella Conferenza Eucaristica di Medellin del 1968 o semplicemente scomodi. Furono almeno 125 i sacerdoti impegnati a fianco degli ultimi a morire o essere fatti sparire. Molti di quelli che persero la vita furono indicati ai carnefici dalle stesse gerarchie cattoliche, Tortolo, Primatesta, Aramburu, che collaborarono attivamente sia ai crimini che al successivo occultamento.
Stiamo parlando di un crinale difficile tra la complicità e la morte ed è in quest’ambito che azioni ed omissioni vanno misurate. L’ordine di appartenenza di Papa Francesco I, quello gesuita, resta al margine della complicità con la dittatura dei 30.000 desaparecidos e della guerra intestina nella stessa chiesa. Tuttavia non sono poche le accuse che colpiscono l’oggi papa argentino per quei sei anni da provinciale gesuita dal 1973 al 1979. Quella più grave e circostanziata che viene mossa a Jorge Bergoglio, in particolare da Horacio Verbitsky, l’autore di “El Vuelo”, il primo libro che denunciava i voli della morte, sempre scrupoloso nelle sue denunce, e oggi presidente del CELS, la più importante istituzione in difesa dei diritti umani del paese, è quella di aver privato di protezione alcuni giovani parroci del suo ordine, troppo esposti nel lavoro sociale con i più poveri. Due furono sequestrati per cinque mesi. Uno di questi, Orlando Yorio, denunciò a Verbitsky di essere stato consegnato da Bergoglio allo stesso Massera e sono molte le testimonianze sull’amicizia con l’Ammiraglio piduista: «Bergoglio se ne lavò le mani. Non pensava che uscissi vivo». Per Emilio Bignone, una delle più cristalline figure di difensore dei diritti umani in Argentina, che conferma i dettagli della denuncia di Verbitsky, e autore di uno dei testi tuttora fondamentali su chiesa e dittatura, Bergoglio «è uno di quei pastori che hanno consegnato le loro pecorelle». Le accuse di Verbitsky sono confermate anche da Olga Wornat.
Dopo la dittatura, anche negli ultimi anni, Bergoglio fu chiamato a testimoniare in molteplici circostanze in inchieste e processi per violazioni di diritti umani. Non ha mai parlato. Chi scrive ha personalmente verificato in queste ore il suo silenzio con il PM che indagava sul sequestro di una giovane incinta. Se quelli indicati sono precedenti che ne fanno un complice pieno della dittatura sta al lettore deciderlo. A chi scrive il puntare il dito sembra troppo e l’assoluzione troppo poco. Bergoglio non fu né un Aramburu né un Von Wernich ma neanche un padre Mujíca, uno dei sacerdoti assassinati. Sta in una zona grigia, un quarantenne in ascesa, con un ruolo importante ma non ancora di spicco, in una chiesa argentina dove si mandava ad uccidere o si rischiava di essere uccisi.
Bergoglio era dal 1973 provinciale dei gesuiti. In un ordine tradizionalmente progressista, e condotto da Padre Arrupe, il papa nero che nei primi anni ‘80 si scontrava e veniva ridotto all’impotenza da Giovanni Paolo II, è Bergoglio ad essere emarginato dai suoi. Per Luís “Perico” Pérez Aguirre, prestigioso gesuita uruguayano, fondatore del SERPAJ e consigliere dell’ONU in materia di diritti umani, che chi scrive ha avuto occasione di conoscere prima della morte nel 2000, in una testimonianza raccolta da Olga Wornat: «Bergoglio [che si era già incontrato con Wojtyla promettendogli obbedienza assoluta] stravolse completamente il segno della Compagnia da progressista in conservatrice e retrograda. Ho rotto ogni rapporto con lui, soprattutto rispetto al suo agire durante la dittatura».
Solo al di fuori del suo ordine saprà tornare in pista. Formalmente ancora gesuita, dal 1979 in avanti si muoverà al di fuori. Della sua carriera Bergoglio deve molto al successore di Primatesta, Antonio Quarracino. Differente da Primatesta, e con un lontano passato progressista concluso già alla fine degli anni ’60, Quarracino era tutt’altro che un santo. L’ostentazione della ricchezza, basta pensare ad Aramburu, è un altro tratto delle gerarchie argentine dal quale il nuovo papa è completamente esente. Scegliere come ausiliare Bergoglio, quel vescovo semplice e irreprensibile, era per Quarracino una maniera di coprirsi il fianco da tante critiche.
Non si comprometteva Bergoglio con le feste che frequentava il Cardinal Quarracino nella casa di Olivos e dove s’intratteneva come un Apicella qualsiasi suonando la chitarra per Carlos Menem. Erano altri anni oscuri per l’Argentina, quelli del menemismo. Molte cose distanziavano i due prelati. Il primate aveva interessi mondani, l’ausiliare faceva il vescovo, centrando la propria missione nella formazione del clero e nell’attenzione al popolo delle villa miseria che circondano tutt’ora il gran Buenos Aires. Bergoglio seppe mantenere con Quarracino relazioni cordiali ma distanti. Forse era l’unica maniera di tener fede sia ai voti di castità e povertà che a quello di obbedienza.
Fu in questa relazione tra due prelati così diversi che Bergoglio si costruì un ruolo di punto di riferimento per una nuova generazione di sacerdoti argentini anche quando, primo gesuita della storia, succederà a questo nel 1998. Sulle sue spalle cadrà di nuovo il peso di riscattare una chiesa cattolica dal passato tenebroso. Emergeranno però anche le caratteristiche che oggi lo portano al soglio pontificio: la mano di ferro con la quale ha condotto la chiesa argentina (e che ne fa uno spauracchio ora per la curia romana), la marcata preoccupazione sociale, la critica alla politica. Soprattutto Bergoglio –ed è un punto di forza rilevante- risulta straordinariamente interessato alla vita del suo clero. Si preoccupa per le necessità materiali, è presente, è vicino e accessibile. Perfino Clelia Luro (testimonianza a chi scrive), la terribile compagna del vescovo Jerónimo Podestá, salva solo Bergoglio di tutto il clero argentino che aveva isolato il prelato che aveva deciso di combattere la battaglia per la fine del celibato. Bergoglio, nonostante non lo condividesse, gli rimase vicino umanamente fino alla fine.
Il passato ritorna però e il profilo di Bergoglio resta basso. Tenta di difendere se stesso e la chiesa argentina. In particolare per quest’ultima c’è poco da difendere. Primatesta e Aramburu avevano eretto un muro di inaccessibilità ai familiari delle vittime che neanche in chiesa –al contrario di quanto era successo con la Vicaría della Solidaridad a Santiago del Cile- avevano trovato sicurezza. Quando nel 2007 fu chiamato a prendere provvedimenti nei  confronti di Christian Von Wernich, il sacerdote condannato all’ergastolo per avere sequestrato personalmente 42 persone, assassinate 7 e torturate 32, semplicemente non ne prese. Von Wernich sta scontando l’ergastolo ma è a tutti gli effetti un sacerdote e nessun provvedimento disciplinare è stato preso nei confronti del carnefice che le vittime descrivono come un vero demonio.
Ma chi è davvero Jorge Bergoglio, Papa Francesco I che comincia il suo cammino di Vescovo di Roma con un passato così pesante? Integralista di destra mette i poveri al centro del suo apostolato. Vicino alla dittatura militare rende omaggio ai sacerdoti assassinati da questi ultimi. Ha fatto una carriera tutta controcorrente, conservatore in un ordine considerato progressista, primo gesuita primate argentino, primo gesuita papa, primo papa latinoamericano. Nemico dei progressisti e di tutti i politici (li detesta e non lo manda a dire, quasi grillino in questo) e lontano dagli organismi per i diritti umani pretende educazione cattolica ed è contrario ai contraccettivi ma nessuno può accusarlo di non onorare i propri voti, in particolare quello di povertà. A Buenos Aires, dicono gli amici ma senza che alcun detrattore lo contesti, sparisce ogni volta che può per infilarsi in orfanotrofi, carceri, ospedali a compiere il suo apostolato. Chissà se potrà farlo anche a Roma.


La lista potrebbe continuare all'infinito ma credo che dare energia ai soliti potenti sia sciocco, quindi riporto la notizia e stop, grazie dell'attenzione.

lunedì 11 marzo 2013

Tutti i documentari di Massimo Mazzucco

 I link di inclusione dei video sono stati aggiornati ad Aprile 2015, buona visione e divulgazione! ;)

IL NUOVO SECOLO AMERICANO

"Il nuovo secolo americano" presenta tutti i retroscena storici, politici, economici e filosofici che avrebbero portato agli attentati dell'11 settembre per vie ben diverse da quelle che ci sono state raccontate.



INGANNO GLOBALE

Il primo film italiano sull'11 settembre, presenta tutti i fatti e le testimonianze più importanti che contraddicono la versione ufficiale fornita al mondo dal governo americano.  Un punto di riferimento indispensabile per chi desideri andare oltre le opinioni preconfezionate, e voglia valutare in prima persona i veri termini del dibattito mondiale sull'undici settembre.



I PADRONI DEL MONDO

I padroni del mondo” non è un classico film sugli UFO, ma un film che cerca di comprendere il motivo per cui tutte le informazioni mai raccolte fino ad oggi sugli UFO ci vengano tenute nascoste dai militari del Pentagono. E’ forse trovando questa risposta che si può trovare anche quella sull’esistenza o meno di esseri provenienti da altri pianeti, e sulle loro eventuali intenzioni.



CANCRO - LE CURE PROIBITE

Negli ultimi 100 anni dozzine di scienziati, medici e ricercatori hanno trovato diverse cure valide per il cancro, spesso supportate anche da migliaia di testimonianze di pazienti guariti. 

Ma noi non lo abbiamo mai saputo. Perchè?




LA VERA STORIA DELLA MARIJUANA

Che cosa si nasconde dietro alla ossessiva, incessante e terrificante guerra alla droga? La realtà che si nasconde sotto la proibizione di questa pianta è qualcosa di assolutamente impressionante e sconvolgente, con una portata storica che condiziona in modo determinante la vita quotidiana di tutti noi. Compreso coloro che non hanno mai nemmeno visto uno spinello da vicino.



L’ALTRA DALLAS

Il film “L’Altra Dallas” analizza nel dettaglio i fatti relativi all’assassinio di Robert Kennedy, avvenuto il 6 giugno 1968 nelle cucine dell’Hotel Ambassador di Los Angeles, e conferma che il caso sia tutt’altro che chiuso. Nonostante vi siano almeno venti persone che hanno visto Sirhan Sirhan sparare a Kennedy, sono emersi nel corso del tempo svariati elementi che tendono decisamente a scagionarlo.



11 SETTEMBRE - LA NUOVA PEARL HARBOR

Questo documentario di 5 ore (3 DVD) riassume tutti gli argomenti principali che hanno dato vita al dibattito sull'11 settembre negli ultimi 10 anni, a livello internazionale. Da una parte vengono presentate, in modo ampiamente documentato, tutte le prove che smentiscono la versione ufficiale raccolte dal Movimento per la Verità sull'11 settembre. Dall'altra potrete ascoltare, direttamente dalla loro voce, tutte le risposte che i difensori della versione ufficiale - i "debunkers" - hanno saputo dare per ciascuna di queste prove. Sezione per sezione, argomento per argomento, lo spettatore viene messo in grado di decidere da solo quali di queste prove siano veramente valide e quali no.


"il mondo secondo Monsanto" e "facciamo insieme il nostro orto" - Sagrado, 12 e 15 marzo 2013


il Comune di Sagrado, assieme alle Associazioni
La que sabe, Turriaco
Errastrana, San Martino del Carso
Rosa dei Venti - gruppo Mani in pasta, Gorizia
Orto didattico “La grande madre”, Aquileia
GOtoECO, Sagrado

ha il piacere di invitarti:

alla proiezione del documentario
Il mondo secondo Monsanto. Storia di una multinazionale che vi vuole molto bene
MARTEDI 12 MARZO, alle ore 17.30,
presso la 
saletta comunale di Sagrado (presso biblioteca).

alla presentazione della mappa degli orti
Facciamo insieme il nostro orto
VENERDI 15 MARZO, alle ore 18.30,
presso il
Centro Civico di Sagrado (ex scuola materna) in via D’Annunzio, 17

Se coltivi un orto, il progetto “La Porta di Casa. Orti, cibi e culture locali femminili” è fatto apposta per te: stiamo cercando di coinvolgere privati ed aziende biologiche che possano aiutarci a creare la "mappa del cibo locale", per far si che il cibo prodotto in surplus o abbandonato - e quindi sprecato - non venga buttato via ma utilizzato.

INGRESSO LIBERO
Ti aspettiamo!


Il documentario on-line:

GLI HUNZA – La popolazione che vive in media 130-140 anni


LA POPOLAZIONE DEGLI HUNZA NON SOLO E’ CENTENARIA
ma non conosce neppure le nostre tanto temute patologie degenerative, il cancro, malattie del sistema nervoso, ecc..Vivono al confine nord del Pakistan all’ interno di una valle sulla catena Himalayana e sono la popolazione in assoluto più longeva della terra.La nostra èlite medica si vanta di tenere in vita i nostri anziani fino agli 80 anni e oltre. Ebbene, gli Hunza, senza ricorrere ai prodigi della nostra scienza mendica, a cento anni sono vivi, incredibilmente attivi, lavorano ancora nei campi e curano i loro figli con estrema vivacità e vitalità. Le donne Hunza sono ancora prolifiche anche oltre i novant’anni. Chiaramente per riuscire a concepire a tale età, il loro fisico è ancora piuttosto giovanile e non ha nulla a che vedere con le nostre novantenni.Gli strumenti indiscutibilmente più utili alla loro longevità paiono essere il lungo digiuno a cui sono sottoposti ogni anno, l’alimentazione vegetariana e l’acqua alcalina presente nelle loro terre.
DIGIUNO E PRODOTTI VEGETALI
Gli Hunza vivono infatti dei frutti della natura e soffrono anche un lungo periodo di carestia nei mesi invernali. Adottano forzatamente quello che i naturopati definiscono “digiuno terapeutico”. L’altopiano su cui vivono, in Pakistan, è un luogo in gran parte inospitale e non dà raccolto sufficiente per alimentare i 10.000 abitanti Hunza per tutto l’anno.Coltivano orzo frumento, miglio, grano saraceno e la verdura da orto: pomodori, cavoli, spinaci, rape, piselli e avevano numerosi gli alberi di noci e albicocche, ciliegie, more, pesche, pere e melograni. Fino a marzo però, quando matura l’orzo, digiunano anche per settimane intere (fino a due mesi in semi digiuno) per poter razionare i pochi viveri rimasti in attesa del primo raccolto.Il bello è che questa “bizzarra” consuetudine, che secondo vecchi concetti di nutrizionismo porterebbe a debolezza, morte e distruzione, al contrario nel corso degli anni ha prodotto nella popolazione straordinarie capacità di vigore.Un Hunza può andare camminare tranquillamente per 200 km a passo spedito senza mai fermarsi.Le forti doti di resistenza sono conosciute in tutto l’oriente, tanto che nelle spedizioni Himalayane, sono assoldati come portatori.
IL DIGIUNO NEL MONDO ANIMALE
Anche in molti animali il digiuno è una cosa normale per la sopravvivenza, nei periodi di carenza di prede. In autunno gli stambecchi, camosci e cervi mangiano molto di più per accumulare grasso per l’ inverno, che a causa dell’ altitudine dove vivono, non permette l’ approvvigionamento di cibo sufficiente. Il bello che i violenti scontri che i cervi hanno tra di loro per l’ accoppiamento e la successiva fecondazione avvengono proprio in pieno inverno, quindi praticamente a digiuno, che non compromette, anzi enfatizza le loro energie. Gli uccelli migratori mangiano a fine estate più del fabbisogno e quando partono verso i luoghi più caldi sono talmente grassi da pesare il doppio del normale. Ma durante la migrazione, che può arrivare anche a 5000 km, non si fermano mai e a fine corsa il loro perso ritorna normale. I lupi cacciano per giorni, ma poi possono restare per settimane senza mangiare e nello stesso tempo percorrono grandi distanze per procacciare altro cibo, vivendo con il solo grasso corporeo come del resto quasi tutti i predatori. Anche i pesci digiunano, come per esempio il salmone, che nella sua famosa risalita del fiume non ingerisce nulla, nemmeno nel successivo periodo della posa delle uova. In sostanza il digiuno è una condizione che non è quindi nata da 10.000 anni, ma da milioni di anni della storia stessa dell’uomo/animali ed è per questo che apporta molti benefici.
ACQUA ALCALINA
L’ultimo elemento fondamentale per la forza, e la longevità di questo popolo fu la composizione dell’ acqua. Dopo diversi studi emerse che l’acqua degli Hunza possedeva elevato pH (acqua alcalina), con notevole potere antiossidante ed elevato contenuto di minerali colloidali. Effettivamente come sperimentatore e ricercatore indipendente devo dire che digiunare con acqua alcalina è molto più semplice che digiunare con acqua di rubinetto o imbottigliata. L’acidosi metabolica innescata dal digiuno prolungato viene infatti compensata e il ph rimane più stabile. Per quanto riguarda l’alimentazione ho già spiegato che l’unico frutto a mantenere il ph umano stabile è la mela rossa; nel digiuno invece ci si può aiutare bevendo acqua alcalina, acqua con argilla verde ventilata, o facendo lavaggi interni/esterni con acqua e sale integrale.Oggi il territorio degli Huntza è stato intaccato dalla società “evoluta” e anche lì sono arrivati cibi spazzatura, farina 0 impoverita, zucchero bianco, sale sbiancato chimicamente, ecc… e con loro le prime carie, le prime problematiche cardiovascolari, i primi problemi reumatici che l’Occidente evoluto conosce bene. In pochi sono riusciti a scampare da questo inquinamento “evolutivo” evitando ogni forma di contagio con usanze e abitudini percepite ad istinto come innaturali e dannose.
CONCLUSIONI
Ragioniamo con calma e chiediamoci se hanno senso le classiche chiacchiere da bar che sentiamo comunemente:“Aveva 80 anni, per lo meno ha vissuto a lungo e ora ha smesso di soffrire”…“Ormai ho 35 anni, mi devo sbrigare se voglio avere un bambino”…“Ho superato i 40 anni, devo stare attento a non esagerare con l’attività fisica”…“Ho 30 anni, ho le ginocchia a pezzi, dovrò smettere di giocare a pallone”, ecc…“Signora, a 60 anni è normale pensare ad una dentiera” ……….Esiste veramente un orologio biologico incontrovertibile nell’uomo o sono gli stili di vita errati ad accelerare il corso delle lancette?Hanno senso le ansie di alcune donne che toccati i 30 anni iniziano già a temere di non riuscire ad avere figli “in termpo”?E’ veramente fisiologico avere ad una certa età menopausa, andropausa, osteoporosi, artrosi, demenza senile …. ?E’ normale lo scatenarsi di così tante patologie senili, cronico-degenerative, o al sistema nervoso?Ciò che è normale in una società malata potrebbe essere contro natura o senza senso per un popolo consapevole.
Di – Andrea Conti Dottore in Fisioterapia Università degli Studi di Roma
Fonte : http://contiandrea.wordpress.com – http://pianetablunews.wordpress.com
Redatto da Pjmanc: http://ilfattaccio.org


Tratto da: GLI HUNZA – La popolazione che vive in media 130-140 anni | Informare per Resistere http://www.informarexresistere.fr/2012/11/13/gli-hunza-la-popolazione-che-vive-in-media-130-140-anni/#ixzz2NCw3tuU1
- Nel tempo dell'inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario! 


fonte

sabato 9 marzo 2013

Egitto ad Aquileia



Museo Archeologico Nazionale di Aquileia
9 marzo - 9 giugno 2013
Una mostra dedicata all’Egitto, con la ricostruzione a grandezza reale di una delle tombe più belle della necropoli di Deir-el-Medina, quella di Pasehedu, un artista di età ramesside, verrà inaugurata sabato, 9 marzo, alle ore 11.00, presso il Museo Archeologico Nazionale di Aquileia. 
La ricostruzione, realizzata da Gianni Moro su suo progetto, consta di una struttura di circa 10 metri quadrati che ospita la camera sepolcrale e lo stretto corridoio di accesso, sulle cui pareti è magnificamente conservata la decorazione pittorica. Il ciclo decorativo, ricostruito con una tecnica brevettata che garantisce la riproduzione in ogni più piccolo dettaglio, lascia senza fiato: il racconto delle immagini si unisce alla meraviglia dei colori in una visita che promette un’esperienza unica ed emozionante. 
La mostra è arricchita anche da una scelta di reperti di ambito egizio conservati presso il Museo, come anelli in ambra con raffigurazione di Arpocrate, diaspri con l’immagine di Anubi, busti di Serapide, iscrizioni dedicatorie a Iside e altri oggetti che ben rappresentano il forte legame di Aquileia con il mondo dell’antico Egitto attraverso tutta l'epoca imperiale. 
L'esposizione, che darà ampio spazio alla didattica, curata da Studio D Friuli, si ricollega al Progetto Egitto Veneto, elaborato e realizzato dalla prof.ssa Paola Zanovello dell'Università degli Studi di Padova e dal prof. Emanuele Ciampini dell'Università Ca' Foscari di Venezia. Grazie ad esso si è inteso valorizzare, con una serie di iniziative (ricerche d'archivio e nelle collezioni dei Musei del Veneto, mostre, convegni, conferenze) la presenza in area altoadriatica di elementi riferibili alla realtà sociale, religiosa e culturale egiziana. Una sintesi dei risultati di queste ricerche verrà presentata, nell’ambito della mostra, attraverso una serie di pannelli didattici. 


La visita guidata alla tomba ed eventuali laboratori didattici sull’Egitto antico richiedono la prenotazione. 
Contattare: Studio D Friuli - Francesca Benvegnù al numero 346 325 71 39. 

Nei mesi di aprile-maggio 2013 si terrà, inoltre, una serie di incontri sull’archeologia dell’Egitto e del Medio Oriente, dei quali verrà data notizia in un prossimo comunicato stampa.

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